Dice Flavio Colutta: la Valle d’Itria è la più delicata di questo mondo, è uno scenario esotico, indimenticabile; si immagini un’immensa conca dolcemente ondulata e tutto intorno alla conca una catene di bassi dossi e sui dossi, grandi macchie bianche di calce, coronate dalle moli scure delle chiese e dei palazzi baronali. La Valle d’Itria che è compresa fra le province di Bari, Brindisi e Taranto è chiamata anche la Valle dei trulli ; qui passa anche la strada statale 172 dei Trulli conosciuta come la Strada dei Trulli, che collega la città del barese, Casamassima con i centri turistici di Alberobello, Locorotondo e Martina Franca attraversando la Valle d’Itria, per giungere a Taranto.
Cosi appaiono da lontano le «città contadine» che guardano la valle e si guardano fra loro : Locorotondo, Cisternino, Ostuni, Martina Franca.
Il suolo appare tutto roseo e verde per i colori della terra e dei vigneti: migliaia di vigneti che la fanno somigliare a un tappeto le cui linee sono costituite dalle «muricce», luccicanti come marmi. Anche questa valle è terra di trulli e masserie: raggruppati a tre o a cinque, danno l’idea di una fungaia di pigne a cono, coi muri imbiancati di fresco che splendono al sole. Non si può immaginare scenario più sbalorditivo. È la sorpresa che la Puglia riserva a quanti si sono fatti, di essa, l’immagine di una regione improduttiva: tutte le casette, le stradine che s’impennano, i vigneti folleggianti, i fiori radunati li, per mostrare che cosa possa fare l’uomo pugliese sulle strane, aride, carsiche Murge arse dal sole, cosparse di pietre.
Ed è da queste pietre affioranti dal suolo e raccolte una per una, che è nato il miracolo dei trulli: di queste «casedde», dal tetto conico, abbaglianti di calce fresca, fornite di alticamini, allineati lungo straducce scoscese e tortuose.
Le piccole porte sono sempre aperte sulla strada, e chi passa ode il bisbigliare delle donne raccolte a lavorare nel luogo abituale di soggiorno. Verso sera tutte le donne sono fuori, presso la soglia di casa, intente a cucire.
Cosa fare nella Valle d’Itria tra il verde dei boschi e il mare
- Passeggiare tra le casette bianche con il tetto spiovente della frazione Lama di Martina Franca.
- Con un’auto fino a Selva di Fasano e poi scendere lentamente per godere del panorama: il verde dei boschi lascia il posto agli ulivi argentati con il mare azzurro sullo sfondo.
- Decifrare i simboli dei tetti conici dei Trulli nel Rione Monti di Alberobello.
- Lasciarsi incantare dall’alabastro immacolato nella Grotta Bianca delle Grotte di Castellana.
- Visitare il Duomo di Putignano.
- Rallentare e camminare tra i profumati fiori di gelsomino e arrampicarsi sulle pareti imbiancate a Locorotondo.
- Assicuratevi di ammirare la cattedrale di Ostuni al tramonto, e tra salite e discese fare liunghe passeggiate nel labirinto frastagliato di stradine di Ostuni.
Cosa vedere in Valle d’Itria: i luoghi più belli
Non puoi visitare la Valle d’Itria senza l’esperienza di vivere in un trullo. Non solo è suggestivo, ma è anche bello. Se manca l’aria condizionata, non preoccuparti in quanto le pareti svolgono la stessa funzione.
Questi i luoghi più belli:
- Alberobello 500 case bianche con guglia. Dal 1996 è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Non devi fare altro che guardarle da vicino, dalle scale e dalle stradine che le circondano o da lontano da un terrazzo panoramico o dall’alto del Belvedere. Ti toglieranno il fiato a guardare quella rigorosa architettura e precisione fantasiosa come un libro illustrato.
Un tempo il territorio di Alberobello era ricco di foreste come tutto il territorio della Valle d’Itria.
- Locorotondo Dall’alto si vedrebbe una collinetta sormontata da un cerchio di case bianche candide, spruzzato qua e là da macchie di colore e incorniciat dai vigneti circostanti. Un dedalo armonioso di archi, stradine e vicoletti, tutti ornati di fiori che cascano dai balconi, strade lastricate di pietre lisce e il profumo dei gelsomini che si arrampicano sui muri.
Locorotondo, un borgo delizioso, fiorito e immacolato , fiore all’occhiello della Valle d’Itria, caratteristico per il territorio punteggiato da trulli e vigneti.
- Martina Franca è una città della Valle d’Itria con ristoranti, negozi, una intensa vita commerciale e tanti eventi per ravvivare le serate estive. Il centro storico è uno dei più belli della Puglia: vicoli tortuosi fiancheggiati da splendidi palazzi barocchi. Circondata da una città moderna accogliente e vivace, ma anche da una città fiorente. Centro di produzione vinicola.
Martina Franca fu fondata nel X secolo dai profughi sfuggiti all’invasione di Taranto, domina la Valle d’Itria.
- Cisternino Situato su un colle a 400 metri di altitudine, abitato prima dai Messapi e poi dai Romani. Un tempo proprietà di influenti monaci e vescovi. Fu anche sotto il doge di Venezia, che possedeva grandi fattorie che fornivano foraggio ai loro cavalli, asini e muli. In ricordo di questi periodi, vi è una torre nella cinta muraria. Interessante la chiesa di San Nicola e la bella statua della Madonna col Bambino di Stefano da Putignano e alcuni dipinti della scuola di Luca Giordano.
La Villa Comunale di Cisternino è spaziosa e si affaccia sulla Valle d’Itria.
- Fasano è un piccolo centro storico di case imbiancate a calce. Formatosi all’inizio dell’XI secolo dalla popolazione in fuga da Egnazia, poi feudo e roccaforte dei Cavalieri di Malta. Un piccolo borgo sviluppato tra collina e terra tra il mare e le Murge sudorientali, in mezzo oliveti, boschi e vigneti. Compresi nel suo territorio il paese di Montalbano, Speziale e Pezze di Greco, punteggiati da masserie e poi Selva di Fasano, che domina la colline e infine le località costiere di Saveletri e Torre Grande.
Il territorio di Fasano comprende varie frazioni tra le murge e il mare.
- Ostuni – Ostuni si è sviluppata dall’ultimo lembo a sud della Murgia, estendendosi verso le pianure con i suoi ulivi, fino alla costa adriatica. Abitata originariamente dai Messapi, successivamente si susseguirono nel dominio della città i Greci e i Romani fino agli Svevi, Angioini e in ultimo gli Aragonesi. Si trova a 240 metri sul livello del mare, lontana 6,5 Km dalla costa adriatica. La città è adagiato su cinque colli e offre panorami mozzafiato e bellezze naturali tra il verde bosco la Selva e la piana uliveta la Marina che arriva fino al mare. Ostuni offre ai visitatori storia, cultura, folklore, architettura, sapori mediterranei e aria salubre.
L’area urbana di Ostuni si estende dalla città antica al quartiere storico fino al quartiere moderno con la sua luce, il colore e il profumo, Ostuni è uno dei paesi piu noti della Valle d’Itria.
La Riviera dei Trulli: il mare della Valle d’Itria
Sulla costa dell’Alto Salento, da Savelletri a Torre Guaceto, conosciuta come Riviera dei Trulli, si trovano circa 40 chilometri di costa, con dune e macchia mediterranea, calette e spiagge sabbiose alternate a scogliere.