Le Isole Tremiti sono un arcipelago nel blu del mare Adriatico nella provincia di Foggia a 12 miglia dal promontorio del Gargano. Le isole sono: San Domino, San Nicola, Caprara; gli scogli maggiori, Cretaccio e La Vecchia (vedi la la Mappa delle Isole Tremiti ).
San Nicola e San Domino rappresentano il nucleo delle Tremiti, il cui nome deriva probabilmente dal "tremore" dei terremoti che caratterizzava queste isole.
La presenza umana è attestata a San Domino fin dal Neolitico. La Storia delle Isole Tremiti è fatta di tesori nascosti, incursioni di pirati turchi e dalmati e grandi fortune.
Vediamo come si può arrivare alle Isole Tremiti che sono raggiungibili in elicottero in pochi minuti con il servizio dell'Alidaunia o via mare con gli aliscafi e i traghetti che partono dai porti di Termoli, Ortona, Peschici, Rodi Garganico e Vieste.
Tutte le Tremiti: I Pagliai con la costa dell'Isola di San Domino; poi gli scogli del Cretaccio, poi ancora l' isola di San Nicola e, sullo sfondo, a sinistra, l' isola di Capraia. Scopriamo insieme tutte le punte, le cale, le grotte e le secche dell'arcipelago.
L'isola più importante storicamente, intorno all'anno mille si insediarono i benedettini per continuare il culto della Madonna della Protezione.
Costruirono l'abbazia fortificata di Santa Maria a Mare, passata poi ai Cistercensi, che sovrasta il panorama con i suoi densi mille anni di storia e architettura.
Intorno al 1760 le sorti della costruzione cambiarono radicalmente: qui il re di Napoli stabilì una colonia penale. Questa funzione durò fino alla fine del secondo conflitto mondiale.
La chiesa di Santa Maria delle Tremiti risale invece ad una originaria cappella del IV secolo, ricostruita dai Benedettini nel 1054.
Un santuario fortezza, costruito in una posizione dominante dai monaci benedettini per difendersi dalle incursioni dei pirati.
Fondata dai Benedettini mille anni or sono e rifatta nel secolo XV.
Posta a difesa del centro storico, la Torre fu costruita in epoca medievale.
E' la parte più in alto del complesso difensivo dell'isola ed era anche il rifugio dei frati e della popolazione in caso di assedio dei saraceni.
Per chi è interessato si può rifare allo studio del Bollettino di Archeologia di CARMELO COLELLI: SAN NICOLA DI AMENDOLARA: UN ABITATO ARCAICO FRA SYBARIS E SIRIS.
Le Tremiti erano chiamate Isole di Diomede perché, secondo una leggenda, vi morì e vi fu sepolto l'eroe greco.
L'isola invece, fu soprannominata "orto del Paradiso" dai monaci. Presenta infatti una vegetazione lussureggiante di pineta e macchia mediterranea; la sua costa presenta spiagge e calette straordinarie come Cala Martano, Punta del Pigno, Punta dell'Elefante, la Cala delle Roselle e la Grotta delle Viole, del bue Marino fino alla Cala Rossa e alla Cala degli Inglesi. Ma a scoprirla tutta San Domino non finisce mai di stupire.
E' la seconda isola per estensione. Il suo nome deriva dalle abbondanti piante di capperi.
Un tempo boscosa, ora ha un'aspetto selvaggio ed è del tutto disabitata. L'isola è prevalentemente rocciosa, simile a San Domino.
La parte di costa rivolta verso Nord è alta, mentre digrada dolcemente verso il mare il versante esposto a mezzogiorno. La sua ricchezza è nei fondali marini; è la nicchia ecologica dove gran parte della fauna acquatica del mare Adriatico trova la possibilità di riprodursi.
Vicino alla costa, immersa nelle sua acque limpide, si trova una statua sommersa di Padre Pio.
Le pareti sottomarine delle rocce sono tappezzate di spugne e alghe, mentre il fondale è ricco di specie di pesci pregiati.
E' un grosso scoglio giallo e di natura argillosa, si presenta uniforme per le devastazioni apportate alle sue fiancate dagli agenti atmosferici e marini. É privo di vegetazione e si protende nel mare come fosse un fuso.
E' La più bassa delle isole, è poco più di uno scoglio di colore bianco. Posta a circa 12 miglia dalle altre quattro è riserva marina integrale, dove molte specie acquatiche possono riprodursi.
I piatti delle isole Tremiti sono tipicamente mediterranei con 'accoppiata vincente tra prodotti della terra e quelli del mare.
Un suggestivo luogo dove è possibile gustare i sapori della cucina garganica fatta con prodotti genuini.
Tanti gli antipasti di mare, i primi tutti a base di pesce e le grigliate di aragoste e scampi, senza dimenticare l'ottimo "spaghetto alle vongole".
Numerosi sono i ristoranti dove si potranno degustare i pesci: orate alla marinara (con peperoncino, limone e aglio), grandi meduse dalle carni assai delicate buone bollite o al cartoccio, gradevoli fritture di calamari e scampi, pesce spada, aragoste, zuppa di pesce con scorfano, musdea, lucerna, donzella, sciarrano, triglia di scoglio e tra i formaggi l' ottima ricotta locale e il pecorino tremitano.
Il mare delle Tremiti è caratterizzato da acque trasparenti, che permettono alla luce di penetrare fino a notevoli profondità. Nelle isole oltre alla costa ricca di cale e piccole spiagge sono presenti numerose grotte sottomarine che costituiscono uno degli ambienti marini di maggiore interesse naturalistico. Dal porto di San Domino e San Nicola, motoscafi adibiti al trasporto passeggeri, organizzano le escursioni in barca alle Isole Tremiti che durano circa 2 ore.
Un tour completo e minuzioso delle cose da fare e vedere durante una vacanza alle Isole Tremiti, piacere dal mattino fino a tarda sera, senza annoiarsi un istante.
Un tour che si muove tra le due isole principali con escursioni varie, una mezza giornata di mare che può comprendere anche qualche immersione e poi di sera vivere momenti gastronomici indimenticabili.
Una grande insenatura che si distende verso il mare di un azzurro intenso, sul versante occidentale di San Domino.
Una parete di 20 metri con la presenza de un canyon molto suggestivo e 2 grotte.
Tra le tante baie presenti lungo la costa delle Tremiti nell'isola Capraia troviamo Cala Pietra di Fucile che è una spiaggia di ciottoli e ghiaia con acque trasparenti.