Chiesa di Santa Maria di Merino

Lungo la litoranea per Peschici SP 52, a 6 km. da Vieste, è ubicata la Chiesa di Santa Maria di Merino e gli scavi condotti nei suoi pressi, negli anni cinquanta, portarono alla luce i resti di una Villa imperiale Romana e strutture tardoantiche ed altomedievali.

Chiesa di S. Maria di Merino e Villa Imperiale Romana
Chiesa di Santa Maria di Merino e Resti di Villa Romana dove si rinvennero tegole, embrici, frammenti di intonaci policromi e a cocciopesto, mattoni, tasselli musivi, condutture idriche fittili ed un’incredibile quantità di frammenti ceramici, lapidei, vitrei e metallici.

 

Notevoli due colonne in granito egizio, trovate nella seconda metà dell’Ottocento, che ora si mirano ad entrambi i lati su cui si imposta l’arco trionfale antistante il presbiterio della chiesa.

Attualmente, si osservano all’esterno di essa un muro, facente parte del viridarium, i resti di vari ambienti di servizio, tra i quali un torcularium con il relativo lacus per raccogliervi il mosto, una cella con parti di dolia per la conservazione del vino, cementati nel pavimento, alcune cisterne, un ninfeo e di murature altomedioevali. I resti di altre strutture sono ancora tutti da scoprire.

Ogni nove maggio, si porta in processione la statua della Madonna di Merino, la cui icona originaria, distrutta da tempo, la tradizione vuole sia stata trovata sulla spiaggia antistante la chiesa.

E’ una festa antichissima, ricca di colori, di canti e di fede popolare. A non molta distanza da Merino, proseguendo per la litoranea, all’altezza del villaggio turistico Gabbiano Beach, c’è una stradina che conduce a “La Salata“, che è uno dei più vasti e suggestivi complessi ipogeici paleocristiani dei Gargano.

E’ un’area archeologica di notevole valore, a cui si unisce il ricco corteggio della macchia mediterranea e della flora e fauna palustre. Da una grotta, infatti, immersa tra gli afrori della macchia, sgorga un ruscello di acqua salmastra, da qui il nome, che dopo un breve percorso tra una lussureggiante vegetazione riparia, sfocia sul mare di  Scialmarino. Il complesso cimiteriale vero e proprio consta di vari ambienti incavati nella roccia, ognuno dei quali è caratterizzato dalla presenza di loculi parietali sormontati, talvolta, dagli arcosolia e tombe sul pavimento.