Tra i Monti Dauni e il mare

Tipico scorcio in un borgo dei Monti Dauni

All’estremità occidentale della Puglia si trovano i Monti Dauni, con le loro montagne selvagge e incontaminate prima di scendere a est verso le dolci colline, attraversare il Tavoliere per arrivare poi sulle coste del mare Adriatico.  Il paesaggio è costellato di piccoli paesi isolati e ben conservati dove il tempo sembra esserersi fermato: Bovino, Rocchetta Sant’Antonio, Roseto Valfortore, Pietramontecorvino sono solo alcuni dei borghi ricchi di storia, tradizioni popolari  e leggende. Un territorio variegato quello dei Monti Dauni,  Biccari ad esempio va dai 180 ai 1150 metri di quota del monte Cornacchia;  il paese ha un suggestivo centro storico e una’area naturalistica con boschi e il lago Pescara.  Sul punto più alto dove c’è la Panchina gigante lo sguardo spazia sul Tavoliere, il Gargano e nei giorni limpidi, le isole Tremiti.

I borghi più suggestivi da visitare  sui Monti Dauni

Sant’Agata di Puglia e Orsara di Puglia sono cittadine bellissime tra dolci campi di grano e montagne boscose,  tra sentieri e tratturi, tra villaggi neolitici e reperti romani.  Per chi viaggia in Puglia, e ancora di più per chi vi arrivi dalla pianura del Tavoliere,  il Subappennino Dauno è davvero una sorpresa. Una meta insolita dove risuonano antiche storie e leggende, di  Cartaginesi e di Romani, templari e provenzali, battaglie e duelli, streghe e briganti. Uno angolo conservato abbastanza bene e impervio anche se oggi c’è un parco di pale eoliche che pur  trasformando  il paesaggio non lo priva del suo fascino.

Biccari dedica ampi spazi per il coworking in alcuni locali del paese.

Le sagome frastagliate dei suoi edifici medievali  conservano ancora oggi un’aria di feudalesimo e cavalleria. La parte occidentale della Puglia, che quasi confina con la Campania, conta fino a 6 dei suoi 29 borghi con la bandiera arancione (marchio di qualità turistico ambientale del TCI) dell’intera regione pugliese.

Il modo migliore per ammirare la bellezza del subappennino è dedicare un po’ di  giorni a un percorso che tocchi alcuni di questi centri collinari come  Bovino,  Orsara di Puglia, Pietramontecorvino, Rocchetta Sant’Antonio, Sant’Agata di Puglia, Alberona,  Faeto, Ascoli Satriano, Castelluccio Valmaggiore  e Celle di San Vito, il paese più piccolo della Puglia, dove si parla ancora un dialetto franco-provenzale.

Ci sono 200 chilometri di sentieri, quindi non esitate, ce n’è per tutti i gusti: che si tratti di chi vuole percorrere una breve distanza, o di chi vuole percorrere quelle più difficili, questa zona della Puglia non è facile da girare, ma chi avrà pazienza sarà ricompensato con scenari indimenticabili.