I Centri Storici del Gargano

Per comprendere la caratteristica dei Centri Storici del Gargano occorre tener conto di due aspetti essenziali:

a)  l’isolamento plurisecolare di questo lembo di terra, dovuto alle difficoltà di accesso per le scarse vie di comunicazione

b) la marginalità economica che esso presentava rispetto ad altre zone della Capitanata.

Perciò, oggi questi borghi storici del Gargano hanno conservato pressoché immutata la loro caratteristica urbanistica, anche se gli edifici storici si presentano piuttosto dimessi, perché necessitano di una manutenzione continua.

Ischitella uno dei Centri Storici del Gargano
Ischitella uno dei borghi storici più belli del Gargano

Un quartiere  in un borgo storico molto suggestivo del Gargano  si può visitare a Ischitella , che presenta una struttura urbanistica molto regolare, perfettamente adattata all’andamento della collina su cui sorge. Dall’asse principale, sul crinale della collina, si dipartono a pettine, a destra e a sinistra, numerose stradine che sboccano tutte in un’altra strada, detta Sottana. L’attuale centro storico ricalca fedelmente il tessuto urbano medievale, anche se tutte le costruzioni sono posteriori al 1646, anno in cui si verificò un forte terremoto che risparmiò solo la cinta muraria e alcune torri di difesa. Medievale è anche il quartiere Junno di Monte S. Angelo , con belle case bianche a schiera addossate in modo da seguire l’andamento del terreno. La sua posizione, a 850 m di altitudine, consente inoltre di dominare con lo sguardo un’ampia distesa di mare sul golfo di Manfredonia.

 

Monte Sant'Angelo uno dei Centri Storici del Gargano
Monte Sant’Angelo un Centro Storico del Gargano

Vico del Gargano , famoso per la sua produzione di agrumi e olive, si svolge intorno ai resti di un castello federiciano e al convento dei Cappuccini. Dobbiamo a un certo frate Nicola il gigantesco leccio piantato nella prima metà del ‘600 che campeggia di fronte al convento. La caratteristica di questi centri agricoli garganici è quella di avere un punto di origine in una grande piazza principale: lo si nota perfettamente a Carpino e a Cagnano Varano (che si è visto aggiungere dal 1862 l’appellativo di Varano), dove la piazza chiude la principale via di accesso e forma un grande teatro per tutte le vicende cittadine. Vi si affaccia il palazzo baronale e la chiesa parrocchiale. Molto suggestiva è la vitalità.

 

Carpino Folk Festival
Carpino Folk Festival

che tale soluzione urbanistica è capace dì offrire a chi la abita. Interessante e anche il centro storico di Vieste , il borgo antico di Rodi Garganico e quello di  di San Nicola, la più importante delle isole del piccolo arcipelago delle Isole Tremiti , sede del Comune, del Santuario di Santa Maria a Mare , dell’ abbazia e del castello , in passato baluardo insuperabile per pirati e corsari turchi. Secondo la leggenda fu proprio l’altopiano di quest’isola che vide gli ultimi anni e la morte dell’eroe greco Diomede. Il Beato Giovanni da Foligno scelse proprio la tomba dell’eroe come luogo di eremitaggio.

 

San Nicola nelle Isole Tremiti

La fama di questo eremita giunse a conoscenza dei monaci benedettini di Montecassino che, desiderosi di aprire un’abbazia in un luogo solitario, vi si stabilirono con l’approvazione del Papa nel 1016 e vi rimasero fino al 1237. Subentrarono i Cistercensi che non riuscirono ad evitare l’assalto e il massacro da parte di briganti avvenuto, con uno stratagemma, nel 1313. La storia dell’abbazia a questo punto si fa confusa, e vede la presenza di diversi ordini. Nel 1760, dopo che ormai il centro religioso aveva perduto la sua forza, si impossessò dell’abbazia il re di Napoli, stabilendovi una colonia penale che durò fino all’avvento del fascismo, quando divenne luogo di confino politico. (Alberto Cavallini)