In Croazia dal Gargano

Visitate almeno un paio di cave, lo scenario è fantastico. Il paesaggio mi ispira, e scatto foto a ripetizione. Tra queste, un gruppo di anziani che gioca a carte. Mi accorgo però che non sono croati ma peschiciani che stavano sulla stessa nostra nave. Subito mi ritorna in mente la loro origine, di colonia slava in terra garganica. Chissà se ci hanno pensato anche loro. Nella parte sinistra dell’isola, sotto una pineta di pini d’Aleppo, si può osservare un antico opificio per la lavorazione lapidea: binari, argani, trapani ed altri attrezzi artigianali, ormai arrugginiti ma ricchi di storia. Qui abbiamo sostato per fare un indimenticabile bagno dal sapore antico, fanciullesco. E’ inutile dire che i ragazzi sono stati in acqua a sguazzare fino alle 14,30, tra una miriade di pesci multicolori. Giuseppe, tra i più piccoli della compagnia, ci ha raccontato quelli che ha visto: saraghi, donzelle e con un po’ di fantasia il pesce balestra, il pesce pagliaccio e perfino il mitico “pesce luna”. Si riparte con al seguito i sacchetti dei rifiuti da depositare nell’isola grande.
Arrivati a Curzola, dopo un breve ristoro in un bar, passiamo alla visita storico - culturale dell’antica città veneziana. Già, perché Curzola è appartenuta alla Repubblica di Venezia ininterrottamente per circa quattro secoli, dal 1420 al 1797. La leggenda storica vuole che Marco Polo, nativo di Curzola, sia stato catturato dai genovesi nella battaglia che li vide vittoriosi nel 1298. Del grande viaggiatore si può visitare la torre e ciò che resta della sua casa (biglietto 10 Kune rigorosamente in valuta nazionale). Prima di arrivare alla Kuça Marka Pola, è doveroso visitare con attenzione la piazza e la Cattedrale di San Marco, in stile romanico pugliese, con all’interno opere d’arte che si fanno risalire alle scuole di Tintoretto, Tiziano, Veronese e Carpaccio (nell’attiguo Museo Diocesano – Opatijska riznica).
Nella piazza si affacciano altre interessanti chiese: San Pietro (Sveti Petar), San Michele (Sv. Mihovil) e la Madonna della Neve al lato del Palazzo del Comune. Di questo imponente palazzo pubblico è da sottolineare al pianterreno la Loggia con il Leone di San Marco, in cui venivano celebrati pubblici processi ed assemblee municipali. Una colonna del 1569 ricorda la pavimentazione della piazza. Il Museo Civico (Gradski Muzej – chiuso la domenica) raccoglie importanti collezioni sin dalla preistoria. Nella mansarda è stata ricostruita una tipica casa curzolana. Non mancate di salire sulla torre (10 Kune) posta sulla porta di accesso alla città vecchia per godere di un panorama senza eguali. Il tempo che resta lo si può dedicare allo shopping nei negozi a ridosso del grazioso mercatino delle erbe. Prima di lasciare Curzola non dimenticate di bere, seduti al bar della piazzetta, un buon bicchiere di vino bianco Korçulansko, Posip di Cara *, molto apprezzato  in Austria a Vienna alla corte asburgica. E se è piaciuto anche a voi, compratevene una bottiglia, come ha fatto la nostra Caterina.
Franco Ruggieri

 

 

* Cara è un antico abitato tipico di viticoltori - circa 700 abitanti - posto sulla strada principale che attraverso l'isola, a 25 km da Curzola. Sorge sul versante meridionale di un colle ai cui piedi si estende una pianura  fertile, coltivata a vigneti che danno un' uva e un vino speciale, il famoso Posip. Nella vicina baia di Zavalatica  sorgono parecchie ville-pensioni per i turisti.

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