L’
ABBIGLIAMENTO
Dalle fonti letterarie (Lico,Timeo,Licofrone) sappiamo che le donne daunie e iapigie facevano uso di belletti,portavano calzature a punta e vestivano in nero dopo eventi luttuosi.Con queste scarne notizie non è certo agevole raffigurarsi l’abbigliamento delle donne che dal X al IV secolo abitarono la nostra terra. Ci vengono in aiuto i monumenti figurati che comunque ci offrono una visione mediata da motivi rituali per quel che riguarda l’età arcaica e dalla moda “greca” per ciò
che
concerne il IV secolo a.C.,fortemente ellenizzato.Le stele con ornamenti si
riferiscono quasi certamente a figure femminili : esse sono rappresentate con
una lunga veste talare fittamente decorata e con originaria decorazione in rosso
e nero, ricco corredo di collane, fibule a lunga staffa, pendagli , alta cintura
spesso arricchita da frange e dischi pendenti, lunghi guanti decorati. Sulla
schiena pende spesso una treccia che ritroviamo anche su molte figure femminili
raffigurate sulla parte posteriore di alcune stele.Qui le donne hanno anche
tuniche lunghe fino ai polpacci con alcune eccezioni riferibili a costumi più
antichi (corto martelletto ricamato).Le teste presentano a volte copricapo a
punta.Le rare rappresentazioni plastiche riscontrabili sulla coeva ceramica
geometrica mostrano figure femminili con treccia,copricapo alto a fascia o a
nastro,scialle,colonna anche a triplice filo,grossi orecchini a bulla o a
cerchio.Alcune statuette meno schematicamente,presentano una lunga gonna
,cintura con lunghi pendenti,braccia dipinte (guanti?).Nei corredi funerari di
età arcaica sono documentati ovviamente anche ornamenti femminili come
bracciali,pendenti,girocollo in bronzo o in argento collane in ambra o pasta
vitrea,fibule in bronzo o in argento,cerchi d’oro,da identificare
probabilmente con elementi di orecchini.Per il IV secolo abbonda nella ceramica
apula a figure rosse l’elegante donna con tunica a fitte pieghe spesso
trasparente e più pesante mantello con cuffia ricamata e ricchi gioielli che va
senza dubbio inserita nel ceto più elevato,e quindi ellenizzato dalla società
indigena in trasformazione sociale e culturale.Più ardua la ricostruzione di
costume maschile.Ancora un aiuto viene dalle stele daunie che nella tipologia
con armi,presentano presumibilmente spada,scudo collegato ad un collare e
cardiophylax (piastra che proteggeva il cuore),indossata sopra una veste priva
di cinture e decorata in bende laterali ed inferiori.Del resto l’armatura
indossata sulla tunica è presente anche su monumenti figurati di area apula in
età classica.Per questo periodo soprattutto la ceramica apula a figure rosse,
databile al IV secolo a.C.,e la ceramica policroma “a crudo” di area arpana
e canosina, ci mostrano guerrieri con breve tunica a maniche corte e stretta e
vita da un’alta cintura , rigida o morbida .
Sul
retro di molti vasi apuli appaiono infine, giovani rivestiti da un lungo
mantello.